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La sua Storia

Giovanna  Jugan  è la  fondatrice e la  prima Piccola  Sorella  dei  Poveri. Ella  venne  beatificata  da  Papa  Giovanni  Paolo  II il  3  ottobre  del  1982 e canonizzata da Papa Benedetto XVI il 13 Ottobre 2009.

Piccoli Inizi

Giovanna Jugan crebbe in una piccola cittadina della Francia rivoluzionaria. A quell’epoca, i tempi erano piuttosto difficili e la violenza governava quotidianamente. Per molti, mendicare divenne uno stile di vita. Quanti praticavano apertamente la loro fede, non venivano soltanto ridicolizzati, ma anche imprigionati o uccisi.

Giovanna ricevette gli insegnamenti fondamentali della fede di nascosto e con grande rischio, grazie a sua madre ed ad un gruppo di donne appartenenti ad un movimento laico dell’epoca.

Quando Giovanna ebbe quattro anni, perse il padre, disperso in mare. La madre fece i più svariati mestieri per poter arrivare a fine mese e veniva anche aiutata dai vicini di casa. Da giovane, Giovanna lavorò come pastorella ed imparò a lavorare a maglia e a filare la lana.

Più tardi,  andò a lavorare da  una    facoltosa  famiglia, come inserviente.

Ardente  d’Amore  per   Dio

Giovanna imparò a malapena a leggere e a scrivere. La sua educazione, le venne soprattutto da ciò che fu la sua scuola di vita e sebbene non fosse né bella, né di grande talento, nel senso abituale della parola, era tuttavia dotata di un grandissimo cuore ed ardeva d’amore di Dio.

Coloro che si lasciano affascinare dall’amore di Cristo, non possono fare a meno di seguirlo e , raggiunta l’età della adolescenza, Giovanna sentì la chiamata del Divino Amore. Pronta ad abbandonare la propria casa, disse alla madre: "Dio mi vuole per sé: mi riserva per un’opera che non è conosciuta, non è ancora fondata." Giovanna intraprese il cammino meno percorso, lavorando fra i poveri e gli emarginati, in un ospedale del posto.

Giovanna  incontra   Cristo  nei  Poveri

Trascorsero molti anni prima che Giovanna scoprisse la propria vocazione. Infine, in una fredda notte invernale, incontrò Gesù Cristo nella persona di una anziana donna, cieca ed inferma di cui nessuno si prendeva cura. Giovanna se la caricò in braccio e le diede il suo letto dopo aver salito i gradini del suo piccolo appartamento. Da quel momento, Giovanna avrebbe dormito in soffitta.

Dio condusse alla sua porta molte persone povere ed anziane e, generose donne, vennero in suo aiuto. Come Giovanna, volevano fare la differenza. Come lei, credevano che il Povero è Nostro Signore. Nacque così una comunità religiosa. Vi erano così tanti anziani bisognosi di una dimora e così tante anime affamate d’amore!

La loro attività si diffuse in tutta la Francia ed anche al di là di essa. Colpiti dallo spirito umile del loro servizio ai poveri, i cittadini locali le chiamarono Piccole Sorelle dei Poveri. E il nome rimase!

Per sé stessa Giovanna scelse il nome di Suor Maria della Croce di cui avrebbe fatto il proprio baluardo, vivendone appieno il nome.

Giovanna  viene  messa  da  parte

Il lavoro delle Piccole Sorelle continuò a diffondersi, alimentato dal soffio dello Spirito. Così fu pure per la fama di Giovanna fino al giorno in cui ella venne, misteriosamente, messa da parte da un prete ambizioso che volle appropriarsi la guida della giovane Comunità.

Giovanna venne quindi sostituita ed inviata a mendicare per poter sostenere i poveri. Poi, un giorno, venne messa talmente in ombra e relegata che, al momento della morte, 27 anni più tardi, le giovani Piccole Sorelle, non sapevano neppure che era lei la fondatrice della Comunità.

Più volte Giovanna aveva loro detto: " Siamo state innestate nella Croce : dobbiamo portarla con gioia fino alla morte." Quanto fu fedele a queste parole! Quale esempio raggiante di santità offrì alle generazioni delle Piccole Sorelle!

Dio solleva l’umile
Come  il  chicco  di  grano  cade  a  terra  e  muore, la  vita  di  Giovanna  avrebbe donato molto frutto.

Migliaia di giovani donne seguirono le sue orme e la missione di ospitalità delle Piccole Sorelle venne a diffondersi su tutta la terra, come un’enorme onda di carità.

E Dio l’avrebbe innalzata nella sua opera, tanto che alla sua beatificazione, Papa Giovanni Paolo II disse che “ Dio non avrebbe potuto glorificare più umile serva " e Papa Benedetto sostenne che la canonizzazione di Santa Giovanna Jugan avrebbe dimostrato come è prodigiosa la fiamma della fede e come la santità è il balsamo che cura le ferite del genere umano.

Una  amica  dei  Poveri,  una  testimone  del  Vangelo per  il  nostro  tempo,  una Santa  dei  tempi  andati  e  di  ogni  epoca!

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